- Titolo: NOTTURNO CILENO
- Autore: BOLANO ROBERTO
- Illustratore: 0
- Editore: SELLERIO EDITORE PALERMO
- Collana: LA MEMORIA n° 574
- Anno: 2003
- ISBN: 9788838918636
- Pagine: 166
- Volumi: 1
Sebastian Urrutia Lacroix, cileno, prete e membro dell'Opus Dei, potente critico letterario che ha fatto e disfatto fortune di poeti, rovescia su un muto interlocutore la sua memoria e la sua coscienza, in una notte insonne e tragica. Cerca nella concatenazione dei fatti la sua giustificazione e davanti agli occhi gli scorrono cinquant'anni della sua vita e della storia del suo paese. Una folla di fantasmi, di morti e di vivi, di personaggi fittizi, veri, o celati dietro una maschera letteraria che però ne lascia scorgere il vero volto, chiede di entrare nel suo racconto e di fornire la sua prospettiva dei fatti.
Il grande scrittore recentemente scomparso, in un racconto-confessione-delirio immaginario. Cinquanta anni di vita del suo paese, inseguendo una domanda grottesca e scandalosa: come la poesia possa convivere con la storia. "Adesso muoio, ma ho ancora molte cose da dire. Ero in pace con me stesso. Muto e in pace. Ma d'improvviso sono emerse le cose". Sebastian Urrutia Lacroix, cileno, prete e membro dell'Opus Dei, potente critico letterario che ha fatto e disfatto fortune di poeti, in una notte insonne e tragica rovescia su un muto interlocutore la sua memoria e la sua coscienza. Cerca nella concatenazione dei fatti la sua giustificazione. E gli scorre davanti agli occhi per quadri ed episodi, per personaggi e impressioni, il film di cinquant'anni della sua vita e della storia del suo paese. Una folla di fantasmi, di morti e di vivi, di personaggi fittizi, veri (da Jùnger a Reyes a Neruda), o celati dietro una maschera letteraria che però ne lascia scorgere il vero volto -secondo quel continuo mescolarsi di apocrifo e autentico di realtà e finzione che caratterizza le "cronache" narrative di questo scrittore dalla straordinaria inventiva -, tutti chiedono di entrare nel suo racconto e di fornire i loro fatti. E attraverso le loro rappresentazioni prende rilievo il disegno di un'esperienza che non riesce a trovare senso. Perché al centro di essa vi è un fatto sorprendente e misterioso, in un certo senso grottesco e scandaloso, il cui enigma molto spesso occupa le pagine di questo scrittore dall'esperienza tormantata: che la poesia possa convivere con la storia. Roberto Bolaño è morto nel 2003 (era nato nel 1953), nel pieno di una vita d'artista complicata dalle vicissitudini dell'esistenza, e di una creazione incessante, interpretata anche come stimolo e provocazione, alla maniera di quell'avanguardia Dada o situazionista che amava tanto. Grazie al ricordo qui pubblicato di Jorge Herralde, suo editore in lingua spagnola e amico di una vita, e alla rassegna di critiche e testimonianze contenute in quel ricordo, una tale complicatezza si scopre essere l'ingrediente fondamentale di quello che nel mondo letterario spagnolo è diventato il «mito Bolaño». Questa casa editrice ha pubblicato: La letteratura nazista in America (1998), Stella distante (1999), Chiamate telefoniche (2000), I detective selvaggi (2003), Puttane assassine (2004), La pista di ghiaccio (2004), Un romanzetto canaglia (2005), Monsieur Pain (2005) e Il gaucho insostenibile (2006). Notturno cileno è stato inserito nella lista dei dieci migliori libri del 2003 dal «Los Angeles Times Book Review» e scelto da Susan Sontag come il libro dell'anno per Times Literary Supplement.