- Titolo: PUTTANE ASSASSINE
- Autore: BOLANO ROBERTO
- Illustratore: 0
- Editore: SELLERIO EDITORE PALERMO
- Collana: LA MEMORIA n° 594
- Anno: 2004
- ISBN: 9788838919268
- Pagine: 280
- Volumi: 1
Roberto Bola√±o, lo scrittore prematuramente scomparso e considerato il più importante della sua generazione di latinoamericani, è stato itinerante nella vita come nella narrativa tra il suo continente e l'Europa e l'Africa. Nei tredici racconti di questa raccolta (che potrebbero formare un unica biografia degli incontri verosimili o veri che capitano a un esule in fuga) Bola√±o è contemporaneamente il cronista di una quotidianità assurda, frantumata e inconsapevolmente crudele, e il visionario capace di spingere le situazioni vertiginosamente verso la morte, il sogno, l'attesa di catastrofe, l'allucinazione o il gioco intellettualistico. Di girovagare senza pace tra la crudeltà, il sentimentalismo e i desideri del nostro caos giornaliero.
«Il mondo è vivo e nulla che sia vivo ha rimedio e questa è la nostra fortuna». Del grande cileno da poco scomparso, i racconti: scelto come libro dell'anno 2003 da Susan Sontag per il «Times Literary Supplement». «Non era Rimbaud era solo un ragazzo indio»: eppure, da ognuno dei personaggi estremi e ordinari insieme dei suoi racconti Bolaño cerca di strappare la poesia dell'esistenza, di fermare un significato meno fuggitivo e provvisorio «del lento naufragio delle nostre vite, del lento naufragio dell'estetica, dell'etica, del Messico e dei nostri sogni del cazzo». Tra le diverse definizioni del talento di questo scrittore prematuramente scomparso e considerato il più importante della sua generazione di latinoamericani, itinerante nella vita come nella narrativa tra il suo continente e l'Europa e l'Africa, la più precisa è data da un critico francese: un fenomeno tra Tarantino e Borges. Nei tredici racconti di questa raccolta (che potrebbero formare un'unica biografia degli incontri verosimili o veri che capitano a un esule in fuga, così come i suoi romanzi si contorcono e si insinuano nei meandri di innumerevoli racconti) Bolaño è contemporaneamente il cronista di una quotidianità assurda, frantumata e inconsapevolmente crudele, e il visionario capace di spingere le situazioni vertiginosamente verso la morte, il sogno, l'attesa di catastrofe, l'allucinazione o il gioco intellettualistico. Di girovagare senza pace tra la crudeltà, il sentimentalismo, le immagini, i desideri e le citazioni del nostro caos giornaliero. Roberto Bolaño è morto nel 2003 (era nato nel 1953), nel pieno di una vita d'artista complicata dalle vicissitudini dell'esistenza, e di una creazione incessante, interpretata anche come stimolo e provocazione, alla maniera di quell'avanguardia Dada o situazionista che amava tanto. Grazie al ricordo qui pubblicato di Jorge Herralde, suo editore in lingua spagnola e amico di una vita, e alla rassegna di critiche e testimonianze contenute in quel ricordo, una tale complicatezza si scopre essere l'ingrediente fondamentale di quello che nel mondo letterario spagnolo è diventato il «mito Bolaño». Questa casa editrice ha pubblicato: La letteratura nazista in America (1998), Stella distante (1999), Chiamate telefoniche (2000), I detective selvaggi (2003), Notturno cileno, inserito quest'ultimo nella lista dei dieci migliori libri del 2003 dal «Los Angeles Times Book Review» e scelto da Susan Sontag come il libro dell'anno per Times Literary Supplement, La pista di ghiaccio (2004), Un romanzetto canaglia (2005) Monsieur Pain (2005) e Il gaucho insostenibile (2006).